CloudFlare è un servizio, anche gratuito, che utilizza una infrastruttura simile a un content delivery network, come il famoso akamai. Questo permette di migliorare le prestazioni di un sito web in quanto le pagine possono essere caricate più velocemente perché sono salvate e restituite grazie ad un meccanismo di caching che riduce l’uso della CPU e della banda del proprio sito.
Inoltre CloudFlare aiuta a mantenere il sito attivo anche quando il server che lo ospita è offline per manutenzione o problemi.
Oltre a un sistema di chaching, CloudFlare può bloccare alcune minacce conosciute come nascondere gli indirizzi email dai raccoglitori spam autormatici o proteggere dall hotlinking o fermare il traffico da alcuni paesi.
Se non bastasse è possibile scoprire: da quale paese sono state effettuate le visite, il traffico sospetto…

Come si usa CloudFlare?

Innanzitutto si deve aver la possibilità di modificare i DNS del proprio sito.

Poi si può registrarsi su CloudFlare.com.

Una volta ottenuto l’accesso è necessario modificare i DNS del dominio che si vuole adoperare. La cosa è molto semplice in quanto CloudFlare fa una scansione dei DNS del dominio indicato e se dovesse servire qualche nuova voce è possibile aggiungerla.

Cloudflare aggiunge un dominio di livello inferiore (esempio direct.example.com) che permette di accedere direttamente al sito web senza passare per il servizio di caching.


Al quarto passaggio bisogna modificare i propri DNS inserendo quelli di indicati dal servizio che terminano con ns.cloudflare.com

 

Nella versione gratuita di CloudFlare le statistiche sono aggiornate ogni ventiquattro ore mentre in quella a pagamento è possibile visionarle dopo soli 15 minuti.

 

Di valent

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *