Virtuozzo 4.0 Beta

Virtuozzo è un programma di virtualizzazione prodotto da Swsoft. E’ molto usato dai web provider per gestire i virtual private server (VPS), ovvero dei server virtuali che sono virtualizzati su server fisici. I vantaggi di un server virtualizzato rispetto a un server dedicato sono all’incirca quelli legati all’uso di software di gestione delle virtual machine. In questo caso però si può risparmiare del denario infatti su un server fisico possono essere in esecuzione molti VPS. I VPS come prestazioni e costo si trovano in mezzo agli spazi hosting (virtual hosting) e ai citati server dedicati.

 

virtuozzo control center

Virtuozzo ha un approccio simile ad altri software per la virtualizzazione per server. I requisiti hardware sono bassi permettendo così un alto numero di virtual machine eseguite contemporaneamente è disponibile per piattaforme x86, x86_64 e Itanium.

Dopo questa breve digressione, ecco le maggiori novità di Virtuozzo: miglioramento dei Management Tools, maggior integrazione con altri prodotti di Swsoft (Plesk Control Panel), espansione del supporto di programmi di backup, perfezionamento nella gestione della rete, aggiunti dei template per Windows, gestione della banda (monitoraggio e regolazione tra le virtual machine), miglioramento dell’amministrazione dei processori virtuali, supporto per antivirus, server DHCP…

Virtuozzo, oltre su sistemi operativi Windows, può essere installato su una delle seguenti distribuzioni con kernel Linux 2.6:Red Hat Enterprise Linux 4, Red Hat Enterprise Linux 5, CentOS 4, CentOS 5, Fedora Core 4, Fedora Core 5, Fedora Core 6, SUSE Linux Enterprise Server 10.

La prima cosa da fare è installare il sistema operativo prescelto, poi installare Virtuozzo 4.0 e i suoi programmi di gestione.

Durante l’installazione del sistema operativo è consigliato creare una partizione riservata a Virtuozzo con mounting point /vz, il filesystem raccomandato è ext3 (reiserfs, xfs e jfs non sono supportati dal software). In più è opportuno disabilitare il firewall e SELinux.

L’installazione di Virtuozzo da DVD è abbastanza rapida, mentre l’installazione via rete richiede una certo tempo aggiuntivo.

Usando il supporto ottico è necessario montare il DVD.

All’interno del DVD si trova un file binario install che può essere eseguito.

Dopo un breve tempo di preparazione dei pacchetti bisogna scegliere quali template installare, i template sono una serie di applicazioni e file di configurazione per gestire una certa distribuzione sui guest. E’ utile creare almeno un template prima di generare delle macchine virtuali.

Al termine si può inserire il codice di attivazione. Si può avviare nuovamente il sistema e scegliere per il boot la voce Virtuozzo.

Si possono creare nuovi template, per farlo posizionarsi nella cartella del DVD montato e digitare a riga di comando:

# vzpkg install template debian-3.1-x86-ez-3.0.0-7.swsoft.noarch.rpm

Sono disponibili diversi template che si trovano nella cartella ezTemplates: redhat-el5-x86-ez-4.0.0-1.swsoft.noarch.rpm, centos-4-x86-ez-3.0.0-4.swsoft.noarch.rpm, centos-5-x86-ez-3.0.0-4.swsoft.noarch.rpm, debian-3.1-x86-ez-3.0.0-7.swsoft.noarch.rpm, fedora-core-6-x86-ez-3.0.0-1.swsoft.noarch.rpm, redhat-as4-x86-ez-3.0.0-4.swsoft.noarch.rpm, sles-10-x86-ez-3.0.0-8.swsoft.noarch.rpm, ubuntu-7.04-x86-ez-3.0.0-1.swsoft.noarch.rpm.

La scelta del template va fatta in base al sistema operativo che sarà installato sulle virtual machine.

Per controllare che l’operazione abbia avuto buon esito si possono elencare i template presenti in Virtuozzo.

# vzpkg list

debian-3.1-x86 2007-10-05 14:42:27

Ora è necessario mettere in cache il template usando il comando:

# vzpkg create cache debian-3.1-x86

I file del template vengono posizionati in una cartella all’interno della directory /template nella partizione dedicata a Virtuozzo.

Per le distribuzioni non commerciali sono disponibili dei repository che aggiornano il software per il template, mentre è necessario indicarne per quelle commerciali.

L’elenco degli archivi dei pacchetti si può visualizzare digitando:

# cat /vz/template/debian/31/x86/config/os/default/mirrorlist

dove debian e 31 sono il nome della distribuzione e 31 il numero della versione.

Per le distribuzioni commerciali come RedHat è necessario creare dei repository particolari, come descritto nella guida Templates Management presente nella cartella docs del supporto ottico.

Dopo aver preparato i template si può procedere all’installazione della console su computer remoto.

Il file, utilizzabile per tutte le distro che supportano rpm, si trova nella cartella client/linux.rhel4 ha nome vzmc-4.0.0.147.swsoft.i386.rpm e può essere installato digitando:

# rpm -i vzmc-4.0.0.147.swsoft.i386.rpm

Per Ubuntu occorre eseguire il pacchetto usando il tool Alien.

Per adoperare la console si può lanciare il programma, da root, vzmc.

Per amministrare il server si può lanciare Virtuozzo Control Center, un’applicazione web.

Si deve scegliere un web browser compatibile almeno: Firefox 1.0, Internet Explore 6.0, Mozilla 1.7, Opera 8.0.

L’indirizzo a cui connettersi è:

https://host:port

Dove host è l’indirizzo IP del server sul quale è installato Virtuozzo e port è la porta TCP aperta per il servizio. Oppure http://localhost.localdomain:4643

L’username e la password sono quelle scelte in fase di installazione del sistema operativo dell’host.

Un pensiero riguardo “Virtuozzo 4.0 Beta

  1. Utente fastweb ha detto:

    You are banned, quando navigo il tuo blog mi viene mostrato questo messaggio solo che io ho un ip fisso condiviso da centinaia di altri utenti fastweb quindi mi tocca usare di proxy per visitarlo.

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