vmware-server-2-logo VMware Server 2 è l’ultima versione gratuita di Vmware per la gestione delle macchine virtuali su server medio-piccoli. In questo articolo: guida all’installazione e all’uso di VMware Server 2. La novità che si nota immediatamente  è l’interfaccia grafica web al posto della GUI grafica della precedente uscita.

Ecco alcune nuove caratteristiche di VMware Server 2.0:

  • Interfaccia di amministrazione web (VI Web Access).
  • Nuova console per la gestione a distanza (VMware Remote Console) installabile come add-on per il proprio browser che funziona indipendentemente dall’interfaccia di amministrazione web.
  • Pieno supporto alle periferiche che usano lo standard USB 2.0: webcam, altoparlanti, scanner e stampanti e dischi esterni.
  • Aumento della quantità di RAM supportata per una singola macchina virtuale. Si possono assegnare a una virtual machine fino a 8 GB rispetto ai 3,6 attribuibili con la precedente versione di VMware Server.
  • Miglioramento del supporto ai sistem operativi host e guest a 64 bit, che possono essere usati anche in modo nativo ottenendo ottime prestazioni.
  • Possibilità di rimuovere e aggiungere hard disc SCSI durante il funzionamento della virtual machine.

Installazione

Installare VMware Server 2 è facile basta scaricare il file adatto per il sistema operativo in uso dopo essersi registrati sul sito di vmware.

Sono disponibili versioni per Windows, Linux (sia in formato rpm sia tar.gz e anche a 64 bit).

Per Linux sono disponibili quattro download: binari in formato rpm (Red Hat, Fedora, OpenSuse…) per sistemi operativi a 32 bit, sorgenti tar.gz (Debian, Ubuntu…) a 32 e le corrispettive versioni per processori a 64 bit. [ad#midarticlequadr]

Nella stessa pagina si trovano due codici seriali di 20 caratteri che servono per attivare il prodotto su Windows oppure su Linux.

Per Windows la procedura va avanti semplicemente mentre per GNU/Linux è necessario seguire questi passi:

  • Installazione del pacchetto
  • Esecuzione di vmware-config.pl per configurare VMware Server 2.

Se si adopera (Red Hat, Fedora, OpenSuse…) usando una shell con i permessi da root:

# rpm -i VMware-server-2.0.0-110949.i386.rpm

Attendere la fine della procedura e digitare:

# vmware-config.pl

Di solito basta seguire i suggerimenti e premere sempre invio.

Se si verificano problemi riguardo il compilatore gcc continuare ugualmente.

Prima di concludere la configurazione viene chiesto il codice seriale per attivare completamente VMware Server2. Ad ogni riavvio del sistema operativo host è necessario eseguire lo script affinché vengano caricati i moduli del kernel opportuni.

Uso

Avviare FireFox o Internet Explorer e inserire la password di root per Linux ( login name: root, password: *******) o la password dell’amministratore su Windows (utente: admin, password: ******).

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Ora si aprirà una pagina web (attenzione è richiesto il supporto di Javascript). Per creare una macchina virtuale basta seguire la procedura guidata.

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Bisogna dare un nome alla macchina virtuale e indicare il datastore nel quale memorizzarla. Di default esiste un solo datastore che corrisponde alla partizione dove si è scelto di salvare le virtual machine.

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Successivamente è opportuno indicare quale sistema operativo verrà ospitato. Nella sezione “Product Compatibility” si può scegliere se creare una macchina virtuale compatibile anche con altre versioni di VMware. vmware-server8

E’ utile modificare quest’impostazione se si vuole usare la VM su altri prodotti di virtualizzazione.

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Nella parte “Memory and Processors” si devono inserire i valori riguardanti la memoria adoperata dalla virtual machine. Recomended Maximum è la quantità che viene adoperata in caso di bisogno ma se è vitale che la macchina non usi troppa memoria (magari se ci sono altre VM) è meglio abbassare il valore.

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Naturalmente è necessario creare un disco virtuale e assegnargli una quantità ragionevole di spazio.

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E’ possibile scegliere il tipo di rete: NAT, Bridged, Host-only.

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Per procedere all’installazione di un sistema operativo è bene abilitare un’unità ottica oppure selezionare un’immagine ISO.

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Con VMware Server 2 si può usare un floppy o un’immagine di un floppy per avviare sistemi operativi di vecchia data (DOS, Windows 3.1…) o particolari.

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E’ anche possibile abilitare il controller USB per le virtual machine, così da poter usare webcam, pen drive…

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Al termine della creazione guidata appare una voce tra le “Virtual Machines” per avviarla è sufficiente cliccare su “Power On” nel menù “Commands”.

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Una volta avviata è possibile vedere lo schermo della macchina virtuale con la console remota cliccando sul tab “Console”.

Se è la prima volta che si usa VMware Remote Console è necessario installare un plug-in per il browser.

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Per installarlo, usando Firefox, basta cliccare sul pulsante “Permetti ” che è comparso sotto la barra di ricerca del browser e autorizzare l’installazione.

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Finalmente è possibile installare il sistema operativo desiderato sul guest.

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A breve saranno pubblicati altri articoli su VMware Server 2.0.

Di valent

54 commenti a “VMware Server 2”
  1. Esatto ho salvato questi file in un’aposita cartella in una partizione libera. A questo punto mi verrebbe da creare una
    macchina virtuale da popolare con il il contenuto del file vdmk?
    è sbagliato? come devo procedere?
    Volevo segnalarti che ho provato a registrarmi sul forum ma non mi arriva la e-ail di conferma. Grazie della disponibilità…

  2. Invece che creare una macchina virtuale clicca su “Add virtual machine to inventory” che trovi nella barra a destra.

  3. Ciao Valento sono alle prime armi con vmware server 2.0.2 sto creando una macchina virtuale, per non riesco a modificare le schede di rete ad assegnarle.

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