ConVirt gestire graficamente Xen
ConVirt (controlling virtual systems), reperibile su xenman.sourceforge.net, è un’interfaccia grafica per gestire le virtual machine di Xen senza dover usare la riga di comando.
Sebbene esistano altri strumenti GUI per Xen (virt-manager, vm-install…) a volte già integrati in alcune distribuzioni GNU/Linux, ConVirt si sta affermando grazie ad alcune sue particolarità. Tra l’altro beneficia di una licenza open source.
La versione 0.8.2 richiede Xen 3.0.3 come release minima ma funziona anche con Xen 3.2.
Sono, inoltre, indispensabili alcuni pacchetti per risolvere le dipendenze. Fedora e OpenSuSE necessitano di: python-paramiko, gmp e python-crypto.
Per installare ConVirt, su Fedora o OpenSuse, impartire uno dei due comandi:
#rpm -i convirt-0.8.2-1.fedora.noarch.rpm
oppure
#rpm -i convirt-0.8.2-1.suse.noarch.rpm
Per Debian, Gentoo o Ubuntu:
#apt-get install convirt
Invece se si usano i sorgenti:
$ tar xvzf convirt-0.8.2.tar.gz
entrare nella cartella creata, poi configurare e compilare:
$ ./configure
$ make
quindi installare:
#make install
Al termine delle installazioni si può avviare il programma digitando a console:
# convirt
Preparare i domU
Scegliere localhost dal menu laterale. Se ci sono virtual machine che girano in quel momento sul host locale verrà mostrata una voce di riferimento al domU.
Cliccando sul nome col tasto destro del mouse appaiono alcune proprietà. E’ possibile variare tali impostazioni della virtual machine oppure agire direttamente sul suo file di configurazione, in più si possono dare dei comandi di spegnimento, riavvio, pausa, kill al dominio.
Se non c’è nessun domU preparato sul computer, con ConVirt si può facilmente crearne uno da zero oppure importare un file di configurazione preesistente.
Selezionando Provision VM si può preparare un dominio usando dei modelli.
Per creare un nuovo domU con Windows è pronto il profilo Windows_CD_Install.
Scegliendo una voce molte informazioni sono già regolate da ConVirt. E’ consigliato modificare la quantità di memoria da assegnare alla virtual machine e nel menu “Miscellaneus” si può cambiare le impostazioni vif dell’interfaccia di rete. Poi è possibile indicare se adoperare vnc oppure sdl: con la prima è necessario usare un client vnc, mentre la seconda apre una finestra sul computer dove è stato lanciato il domU.
Per installare da supporto ottico GNU/Linux è meglio selezionare Linux_CD_Install come Image Name.
Al secondo riavvio, terminata l’installazione è necessario togliere l’attributo di boot assegnato all’unità ottica.
In entrambi i casi il disco immagine viene messo nella cartella indicata nel menu Provisioning in aggiunta il file avrà il nome della virtual machine. Per preimpostazione l’immagine è situata in /tmp. Quindi consiglio caldamente di variare il parametro e mettere il disco in /etc/xen/vm. Il file di configurazione va a finire nella directory /etc/xen.
Penso sia cosa buona aumentare la dimensione del disco (hda_disk_size) in base alle esigenze personali e del sistema operativo che sarà ospitato.
L’ultimo attributo hda_disk_type indica il formato dell’immagine, VBD per un file raw, Phisical Device per adoperare una partizione, tap:aio per usare un file che permette la sua esportazione.
Sono presenti altri due profili che consentono l’installazione di Fedora e CentOS usando dei kernel e ramdisk presenti su Internet col metodo della paravirtualizzazione. Anche in questo caso è opportuno cambiare la carella dove andrà a finire l’immagine disco e se è necessario impostare un proxy nel menu Provisioning.
L’altro template può essere adoperato per generare un profilo personalizzato.
Aggiungere un altro server
Per aggiungere un altro server oltre a quello locale (localhost), basta cliccare col tasto destro del mouse sulla voce Data Center e selezionare “add server”; si aprirà una finestrella dove si inseriscono i parametri necessari. La password è quella dell’utente root del server di destinazione, il protocollo è TCP o SSL (più sicuro).
Una volta disponibili due server si può procedere a fare una migrazione del domU da un calcolatore all’altro. Per fare questo, mentre la virtual machine è in esecuzione o è spenta, premere il tasto “migrate” nella barra di ConVirt. Nella finestra che appare indicare a quale gruppo di server o server inviare il domU.
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