Redis, abbreviazione di REmote DIctionary Server, è un software open source che mette a disposizione una struttura dati in memoria utilizzabile come database o cache.

PhpRedis è un’estensione fornisce un’API per comunicare con l’archivio chiave-valore Redis. Solitamente è il client che si attiva per usare Redis con PHP.
Il metodo più semplice per installare PhpRedis è quello tramite pecl o pickle (da PHP >= 7.3), che è valido per parecchie distribuzioni.

Invece se volete invece installarlo tramite repository della distribuzione Debian (e derivate) è sufficiente installare il pacchetto php-redis.

Vediamo come installare Redis e PhpRedis in un sistema basato su Debian. La prima cosa da fare è un refresh della cache dei pacchetti di Debian e poi installare il componente server di Redis e il client di interfacciamento con PHP (PhpRedis).

sudo apt update
sudo apt-get install redis-server php-redis

In alternativa all’installazione del pacchetto redis-server e php-redis c’è la possibilità di usare pecl o pickle (con PHP >= 7.3).

pecl install redis
// per versioni di PHP maggiori o uguali a 7.3
pickle install redis

Controllare se Redis è installato correttamente utilizzando il comando seguente:

sudo systemctl status redis

In caso di necessità di dover riavviare il servizio di redis si può semplicemente usare il classico:

sudo systemctl restart redis

L’installazione di redis-server ci porta anche l’interfaccia a riga di comando (cli) di redis interpellabile con il comando:
redis-cli

Per uscire dalla cli, digitare exit.
Si possono lanciare anche alcuni comandi direttamente dalla riga di comando senza entrare nell’interprete della cli. Per esempio con la seguente direttiva
redis-cli flushall
Redis cancella tutte le chiavi di tutti i database esistenti che ha memorizzato.

Qualora usassimo Apache come webserver dobbiamo assicurarci di lanciare i seguenti 3 comandi (su Debian 11), può però essere che questi moduli e configurazioni siano già abilitate:

a2enmod proxy_fcgi setenvif
a2enconf php7.4-fpm

Quindi ricaricare Apache

systemctl reload apache2

Ecco un elenco di client aggiuntivi che potrebbero essere utilizzabili per far interagire il codice PHP con Redis.
Non è necessaria l’installazione a meno che il codice PHP che usate lo chieda espressamente (perchè ne fa uso).

Predis

Predis è un altro client Redis per PHP 7.2 e versioni successive. In linea di massima è meno performante di PhpRedis, ma alcuni Content Management System o Framework indicano Predis come consigliato al posto di PhpRedis (es. Laravel).

Credis

Credis è un’interfaccia leggera per Redis che avvolge la libreria phpredis (quando disponibile) per prestazioni migliori.

Come implementare Redis in WordPress?

E’ molto facile integrare Redis in WordPress, in quanto è sufficiente dopo aver installato Redis e PhpRedis, abilitare il plugin Redis Object Cache (https://it.wordpress.org/plugins/redis-cache/).
Redis Object Cache si può trovare fra la lista dei plugin della sezione “Aggiungi plugin” del proprio WordPress.
Una volta scaricato e installato basta andare nella pagina delle impostazioni (Bachecka, Impostazioni, Redis) es. https://example.com/wp-admin/options-general.php?page=redis-cache (dove example.com è il nome del vostro dominio, e cliccare sul pulsante “Enable Object Cache”

Dopo l’attivazione del plugin (su Debian 11), ci troveremo con questa situazione:

Ciò significa che il plugin è attivo e funzionante.

Di valent

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