XenServer è la soluzione per la virtualizzazione, basata su Xen, prodotta da Citrix: la casa produttrice di software che ha acquistato XenSource. Citrix ha costruito un sistema operativo ottimizzato per cooperare con l’hypervisor Xen e i suoi strumenti similmente a VMware ESXi.

Non ci si deve aspettare un sistema operativo come Linux o Windows, ma al termine dell’installazione di XenServer ci si ritrova davanti a un’interfaccia stile BIOS: essenziale, ma potente che consente all’amministratore del server di impostare alcuni parametri che da remoto non si può fare.

Come VMware ESXi, la creazione delle macchine virtuali (domU nel linguaggio Xen) avviene mediante una connessione esterna al server; così come la gestione dello storage.

[ad#midarticlequadr]XenCenter è il programma di gestione del host XenServer che può essere installato su uno dei seguenti sistemi operativi Micorosoft: Windows Server 2003, Windows Server 2008, Windows XP, Vista o Windows 7. E’ importante che il client possa usare .Net Framework versione 2.0 SP1 o successive.

Questo articolo descriverà, in particolare, la versione Free di XenServer che dispone di funzioni avanzate come la migrazione live, lo snapshot dei dischi virtuali, integrazione di Active Directory, supporto allo storage condiviso, gestione centralizzata di più server nonché gli strumenti di conversione P2V (da sistema operativo fisico a virtuale) e V2V (da virtuale a virtuale).

Come ci si può immaginare le versioni a pagamento offrono ulteriori caratteristiche, che possono essere utili specialmente quando le macchine da virtualizzare sono tante.

Requisiti di sistema necessari per l’uso di XenServer

La versione Free di XenServer ha sia dei requisiti minimi che massimi:

Processore

E’ necessario che il server disponga di un processore a 64 bit con almeno una frequenza minima di 1,5 GHz ma è consigliato una CPU con più core da 2 GHz. Se si desidera virtualizzare Windows bisogna che il processore abbia Intel VT oppure AMD-V.

Talvolta le estensioni per la virtualizzazione non sono abilitati di default sul proprio computer per ragioni di sicurezza e velocità, per tanto occorre attivarle nel BIOS.

Ram

Ci vuole un po’ di RAM: ogni macchina virtuale necessita la sua memoria quindi più macchine virtuali si fanno girare contemporaneamente e più RAM serve. XenServer necessita di almeno 1 GB. Poi vedete voi quante VM e quanta RAM vi serve.

Storage

La procedura di installazione di XenServer non proseguirà se non si assegneranno almeno 16 GB di spazio su disco. Quelli di Citrix consigliano di lasciare circa 60 GB di spazio per XenServer.

Network

A livello rete, invece, è raccomandato un collegamento Fast Ethernet ma se si vuole importare o esportare rapidamente le VM è meglio disporre di un Gigabit Ethernet.

Prosegui con la lettura dell’articolo Installazione di XenServer.

Di valent

2 commenti a “Citrix XenServer”
  1. A me Xenserver non è piaciuto proprio per nulla…Il tool P2V non funziona (per virtualizzare un vecchio Windows Server 2003 ho dovuto usare disk2vhd di Microsoft e incrociare le dita) e soprattutto mi sembra che manchino alcune funzionalità molto comode, come ad esempio la possibilità di cambiare il bridging delle schede di rete “al volo” senza riavviare.
    Inoltre anche la gestione delle macchine virtuali non mi convince: per spostare una macchina virtuale da un datastore a un altro ho dovuto effettuare il backup dei metadata e poi incrociare le dita perchè il restore non funzionava in modo corretto.
    L’unica cosa veramente comoda è la possibilità di spostare a caldo le macchine da un nodo a un altro e la possibilità di scriptare gli host (cosa che con ESXi non puoi fare).

  2. Gli strumenti P2V non sono perfetti.
    Io sconsiglio di utilizzarli; è meglio reinstallare il sistema operativo originale all’interno di una nuova macchina virtuale e poi rimetterci tutti i programmi necessari.
    Capisco che a volte non sia possibile recuperare l’installer di certi vecchi programmi. Ma se non ci sono di questi problemi è più efficace optare per la reinstallazione.

    Per quanto riguarda gli aspetti negativi e positivi che descrivi, beh… non ci si può fare nulla se non sperare che quelli di VMware e Citrix migliorino i loro prodotti.

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